Anna Bolena "raddoppia" al Comunale

TERAMO – Il primo appuntamento al Teatro Comunale della stagione di danza “Un altro punto di vista” dell’associazione Electa Creative Arts la prima assoluta del balletto Anna Bolena, portato in scena dalla Compagnia Antonio Minini con l’Orchestra Fonderie Sonore, che di certo non deluderà le aspettative degli spettatori che in pochi giorni hanno esaurito tutti i biglietti disponibili costringendo gli organizzatori a fissare un altro spettacolo nella stessa giornata per non deludere quanti volessero assistere a questa prima assoluta (in programma venerdì alle 19 e alle 21). La coreografia e la regia sono affidate ad Antonio Minini, direttore della Compagnia, che afferma: “E’ un grande allestimento, una sfida per la novità assoluta, per l’importanza della produzione, per la serietà e la professionalità con cui sono stati curati tutti i dettagli. Amo questo lavoro per la sua forza emotiva, l’estetica raffinata e l’attualità dei temi affrontati. L’amore sensuale, l’arroganza del potere, l’amicizia, il tradimento, la lotta interiore, l’amore materno, fanno parte del tessuto sociale in cui viviamo, e sono proprio questi temi immortali che vengono esaltati nelle storie dei protagonisti”. A dirigere i 26 elementi dell’Orchestra Fonderie Sonore sarà Italo Stante, su musiche di Donizetti. Durante il secondo atto la scena sarà ‘invasa’invasa da oltre 200 bambini delle elementari degli Istituti comprensivi di Montorio al Vomano, di Villa Vomano/Basciano, di Castellalto che rappresentano i bambini mai nati di Anna Bolena, rinchiusa nella torre e ormai visionaria. Il balletto narra la storia della “caduta” di Anna Bolena, regina d’Inghilterra, sposata ad un volubile Enrico VIII, innamoratosi di Giovanna Seymour, ancella di Anna. Giovanna è combattuta tra l’amore per il re e il rimorso per ciò che sta facendo alla regina, che, turbata perché consapevole di ciò che sta accadendo, cerca di dissimulare la sua tristezza e tenta di distrarre il re dall’ancella. Nel cuore di Anna c’è forte la speranza di avere il tanto atteso figlio maschio, che le garantirebbe il trono a vita. Le due donne si affrontano e nell’animo di Giovanna qualcosa cambia, è ora disposta a tutto per ottenere ciò che vuole. Tende ad Anna un tranello: conduce il bello e giovane Percy da Anna che cede alla tentazione e si lascia travolgere dalla passione. Intanto Giovanna porta il re nelle stanze della regina facendogli scoprire l’infedeltà. Il re è furioso e medita sulla condanna da imporre alla regina. Vani sono i tentativi di Anna di ammaliare il re; lo seduce, lo supplica, ma ormai la decisione è presa: la regina è condannata a morte. Nel secondo atto si assiste al pentimento di Giovanna: non immaginava che la sua volontà d’ascesa al potere avrebbe portato la sua amica e regina ad una morte così vicina. Anna è sola, prigioniera nella torre, con la mente confusa tra ricordi e desideri. Il sogno si confonde con la realtà. Un giorno si vede circondata da bambini, i suoi bambini mai nati, che rappresentano il suo grande dolore e il desiderio inappagato di donare al re il suo erede. Una lunga processione accompagna l’agonia della donna. Dal capo di Anna Bolena scivola la corona che ella adora infinitamente. Il popolo urla “Viva la regina!”. Una mano di donna raccoglie la corona: è la fine di una regina e di una donna che segna un nuovo inizio.